- 1 1. Introduzione: Perché usare il Desktop Remoto con Ubuntu?
- 2 2. Confronto dei metodi di Desktop Remoto disponibili su Ubuntu [VNC vs RDP]
- 3 3. [Latest Version] Come abilitare RDP (Desktop Remoto) in Ubuntu 22.04
- 3.1 La funzionalità RDP è standard in Ubuntu 22.04
- 3.2 Preparazione e lista di controllo
- 3.3 Come accedere con una sessione X.org
- 3.4 Passaggi per abilitare Desktop Remoto
- 3.5 Passaggi per connettersi a Ubuntu da Windows
- 3.6 Impostazioni del firewall (se necessario)
- 3.7 Problemi comuni e soluzioni
- 3.8 Nota: Presuppone l’uso all’interno di una rete locale (LAN)
- 4 4. Come connettersi in remoto usando xrdp su Ubuntu 20.04 e versioni precedenti
- 4.1 L’installazione di xrdp è necessaria per Ubuntu 20.04
- 4.2 Installazione di xrdp e configurazione di base
- 4.3 Scelta dell’ambiente desktop (Xfce consigliato)
- 4.4 Impostazioni del firewall
- 4.5 Come connettersi da Windows (ripetizione)
- 4.6 Problemi comuni e soluzioni
- 4.7 Impostazioni di avvio/riavvio automatico (opzionale)
- 5 5. Connessione usando server VNC (vino / tightvnc, ecc.)
- 5.1 Cos’è VNC? Tecnologia di desktop remoto disponibile su Ubuntu
- 5.2 Principali server VNC disponibili su Ubuntu
- 5.3 Come usare vino nell’ambiente GNOME (Ubuntu 20.04~22.04)
- 5.4 Per uso da CLI: tightvncserver
- 5.5 Nota di sicurezza: si consiglia la combinazione con un tunnel SSH
- 5.6 Riepilogo: VNC è flessibile ma richiede consapevolezza della sicurezza
- 6 6. Come connettersi a Ubuntu da Windows [Introducing Connection Clients]
- 6.1 L’operazione remota di Ubuntu richiede strumenti sul lato client
- 6.2 Quando si usa RDP: “Connessione Desktop Remoto” standard di Windows
- 6.3 Quando si usa VNC: Utilizzare un software client VNC
- 6.4 Remmina: Client multi-protocollo ricco di funzionalità (può essere usato anche su Ubuntu)
- 6.5 Come verificare l’indirizzo IP (sul lato Ubuntu)
- 6.6 Integrazione di rete
- 6.7 Riepilogo: scegli un client in base al tuo scopo
- 7 7. Risoluzione dei problemi di input giapponese e impostazioni della tastiera
- 7.1 Il problema di “Impossibile inserire giapponese” durante la connessione remota
- 7.2 Impossibile inserire giapponese / IME non funziona
- 7.3 Il tasto metà larghezza/piena larghezza non funziona, lo spostamento della mappatura dei tasti
- 7.4 Impossibile inserire backslash () o pipe (|)
- 7.5 Metodi alternativi quando il cambio di input non risponde
- 7.6 Ultima risorsa quando l’input giapponese è impossibile: usare un editor + copia/incolla
- 7.7 Riepilogo: Il comportamento dell’ambiente giapponese varia in base al metodo di connessione
- 8 8. Metodi di connessione sicuri [SSH Tunnel]
- 8.1 Connessione remota e rischi di sicurezza
- 8.2 Cos’è un tunnel SSH? Panoramica del meccanismo
- 8.3 Preparazione: Abilitare la Connessione SSH
- 8.4 Come Creare un Tunnel SSH da Windows (Esempio: Forwarding della Porta VNC 5901)
- 8.5 Il Tunnel SSH Può Essere Usato anche per RDP
- 8.6 Ancora più Sicuro con l’Autenticazione a Chiave Pubblica
- 8.7 Vantaggi e Svantaggi del Tunnel SSH
- 8.8 Riepilogo: Il Tunnel SSH è Essenziale per l’Accesso Esterno
- 9 9. [FAQ] Domande Frequenti su Ubuntu Remote Desktop
- 9.1 Q1. Cosa può causare il fallimento della connessione remota a Ubuntu?
- 9.2 Q2. Cosa fare se lo schermo è sgranato o la connessione si interrompe?
- 9.3 Q3. Posso connettermi da remoto da Ubuntu a Windows?
- 9.4 Q4. Voglio connettermi a Ubuntu da fuori casa o da una rete diversa.
- 9.5 Q5. Voglio connettermi senza inserire la password ogni volta.
- 9.6 Q6. Perché non riesco a inserire il giapponese / perché i tasti sono spostati?
- 9.7 Q7. Posso usare la connessione remota gratuitamente?
- 9.8 Q8. Possono più persone operare su Ubuntu contemporaneamente?
- 9.9 Q9. Ubuntu entra in modalità sospensione durante l’operazione remota.
- 9.10 Q10. Qual è meglio, RDP o VNC?
- 10 10. Conclusione: Padroneggia la Connessione Remota su Ubuntu in Modo Facile e Sicuro
1. Introduzione: Perché usare il Desktop Remoto con Ubuntu?
Gli scenari di controllo remoto per Ubuntu stanno crescendo
I sistemi operativi basati su Linux, incluso Ubuntu, sono tradizionalmente stati associati a sviluppatori e amministratori di server, con l’assunzione che fossero utilizzati in un ambiente locale. Tuttavia, negli ultimi anni, con l’espansione del lavoro a distanza e l’aumento dell’uso di Ubuntu come PC per l’apprendimento, è cresciuta la necessità di “operare Ubuntu da remoto“.
Ad esempio, il campo di utilizzo del desktop remoto si sta ampliando: operare un server Ubuntu domestico da fuori casa, oppure installare Ubuntu su un vecchio laptop per usarlo come terminale per lo sviluppo remoto.
Differenze rispetto a Windows? I vantaggi unici di Ubuntu
Alcuni potrebbero chiedersi: “Anche Windows ha il Desktop Remoto, quindi ha senso farlo con Ubuntu?” In realtà, Ubuntu presenta le seguenti caratteristiche che lo rendono adatto all’operatività remota:
- È un OS leggero e stabile, che consente un utilizzo confortevole anche su PC a bassa specifica.
- Offre elevata sicurezza ed è altamente compatibile con comunicazioni crittografate come SSH.
- È gratuito e open‑source, senza costi per l’uso su più dispositivi.
Per questi motivi, sempre più persone scelgono Ubuntu specificamente per l’apprendimento della programmazione o per l’uso su server, sfruttandolo da remoto.
Sempre più facile da usare anche per i principianti che lo trovano “difficile”
Molti utenti nuovi ai sistemi operativi basati su Linux possono sentirsi a disagio, pensando: “Configurare le connessioni remote sembra difficile con tutti i comandi.” In passato, collegarsi da remoto con Ubuntu richiedeva un certo livello di conoscenza, ad esempio la configurazione manuale di server VNC o il port forwarding via SSH.
Tuttavia, dal rilascio di Ubuntu 22.04 LTS, la connessione remota via RDP (Remote Desktop Protocol) è supportata di default e può essere configurata interamente tramite l’interfaccia grafica. Questa maggiore semplicità d’uso per i principianti ha permesso a più persone di provare a sfruttare Ubuntu da remoto.
Scopo e struttura di questo articolo
In questo articolo spiegheremo, passo dopo passo, come ottenere una connessione desktop remoto usando Ubuntu, in modo chiaro per i principianti. Copriremo una vasta gamma di argomenti, dalle ultime funzionalità di Ubuntu 22.04, alla configurazione di xrdp nelle versioni precedenti, fino ai metodi per aumentare la sicurezza con VNC e tunnel SSH.
Abbiamo strutturato l’articolo per aiutarti a trovare il metodo più adatto a te, confrontando le caratteristiche e le differenze di ciascun approccio, quindi ti invitiamo a leggere fino alla fine.
2. Confronto dei metodi di Desktop Remoto disponibili su Ubuntu [VNC vs RDP]
Esistono più protocolli per la connessione remota
Non esiste un unico modo per ottenere il desktop remoto con Ubuntu. In linea generale, i tre metodi più comuni sono:
- RDP (Remote Desktop Protocol)
- VNC (Virtual Network Computing)
- SSH (Secure Shell) + X Forwarding o Tunneling
Tra questi, RDP e VNC sono principalmente usati per operazioni remote generali poiché “trasferiscono l’intero schermo del desktop.” SSH, invece, è principalmente impiegato per operazioni remote tramite riga di comando o come mezzo ausiliario per migliorare la sicurezza.
Qui confronteremo le caratteristiche e le differenze di RDP e VNC, che risultano particolarmente facili da gestire per i principianti.
Che cos’è RDP (Remote Desktop Protocol)?
RDP è un protocollo originariamente sviluppato da Microsoft ed è ampiamente usato come funzionalità standard in Windows. Su Ubuntu è possibile connettersi da remoto usando il protocollo RDP tramite il software chiamato xrdp.
A partire da Ubuntu 22.04 e versioni successive, l’ambiente GNOME include nativamente la funzionalità RDP, quindi non è necessario installare xrdp separatamente; è possibile completare la configurazione della connessione remota usando solo l’interfaccia grafica.
Caratteristiche di RDP:
- Elevata compatibilità con Windows, consentendo connessioni dallo strumento standard Connessione Desktop Remoto di Windows.
- Rendering dello schermo veloce e fluido dopo la connessione.
- Le funzionalità di autenticazione e crittografia sono standard, rendendo il tutto relativamente sicuro.
Consigliato per:
- Persone che usano una combinazione di Ubuntu e Windows.
- Principianti che desiderano una configurazione GUI semplice.
- Utenti che danno priorità a sicurezza e stabilità.
Cos’è VNC (Virtual Network Computing)?
VNC è una tecnologia di desktop remoto che può essere usata su più piattaforme. Su Ubuntu, può essere implementata usando software come “vino” o “tightvncserver“.
Il meccanismo di VNC è leggermente diverso da RDP; utilizza un metodo di “trasferimento sequenziale delle immagini del desktop”, il che tende a produrre un rendering leggermente più lento. D’altro canto, il suo vantaggio è la flessibilità in funzionalità come condivisione della sessione (più persone che visualizzano lo stesso schermo simultaneamente).
Caratteristiche di VNC:
- Può essere usato su più piattaforme (facile da connettere anche da Mac e Android).
- Consente a più utenti di condividere lo stesso schermo simultaneamente.
- Le funzionalità di sicurezza sono piuttosto deboli, quindi è consigliato usarlo in combinazione con SSH.
Consigliato per:
- Quando vuoi che più persone operino Ubuntu da remoto.
- Quando desideri connetterti da dispositivi diversi da Windows.
- Utenti intermedi o avanzati che vogliono personalizzare le impostazioni in dettaglio.
Tabella di confronto: differenze tra RDP e VNC
| Item | RDP | VNC |
|---|---|---|
| Ease of Connection | ◎ (GUI setup, easy from Windows) | △ (Requires some initial setup effort) |
| Rendering Comfort | ◎ (Smooth) | △ (Can be slightly choppy) |
| Security | ◎ (Supports encryption by default) | △ (SSH tunnel recommended) |
| Session Sharing | × | ○ (Multiple users can operate simultaneously) |
| Supported Platforms | Windows-centric | Cross-platform (Linux, Mac, Android, etc.) |
Quale scegliere?
Per i principianti e gli utenti Windows, è consigliato RDP. È facile da configurare e la connessione è stabile, riducendo la barriera d’ingresso e risultando ideale per iniziare con la connessione remota a Ubuntu.
D’altro canto, se necessiti di configurazioni dettagliate o vuoi connetterti da dispositivi diversi da Windows, scegliere VNC offre maggiore flessibilità. Tuttavia, usando VNC è importante implementare misure di sicurezza come un tunnel SSH.
3. [Latest Version] Come abilitare RDP (Desktop Remoto) in Ubuntu 22.04
La funzionalità RDP è standard in Ubuntu 22.04
A partire da Ubuntu 22.04 LTS, l’ambiente desktop predefinito (GNOME) ora include la funzionalità di desktop remoto come caratteristica standard. Questo rende la connessione RDP facilmente disponibile senza la necessità di installare strumenti esterni come xrdp.
Usando questa nuova funzionalità, puoi connetterti direttamente a Ubuntu dal client standard Windows Remote Desktop (mstsc.exe), rendendola molto semplice per i principianti.
Preparazione e lista di controllo
Prima di abilitare RDP, verifica i seguenti punti:
- La tua versione di Ubuntu è 22.04 o successiva.
- Stai usando l’ambiente desktop GNOME.
- Hai effettuato l’accesso con una sessione X.org, non Wayland (Importante).
L’ultimo punto, “accesso con X.org invece di Wayland”, è particolarmente importante per usare la funzionalità di desktop remoto. Poiché Wayland attualmente non supporta le connessioni RDP, cambia la sessione seguendo i passaggi qui sotto.
Come accedere con una sessione X.org
- Nella schermata di login di Ubuntu, seleziona il tuo nome utente.
- Prima di inserire la password, clicca sull’icona a ingranaggio (⚙) in basso a destra.
- Seleziona “Ubuntu su Xorg”.
- Inserisci la password e accedi.
Passaggi per abilitare Desktop Remoto
- Apri l’applicazione “Impostazioni”.
- Seleziona ” Condivisione ” dal menu a sinistra.
- Clicca su ” Desktop Remoto “.
- Attiva ” Desktop Remoto “.
- Imposta il metodo di Autenticazione su ” Password ” e inserisci una password di connessione desiderata.
- Nella sezione “Rete”, spunta ” Abilita connessioni remote per gli utenti su questa rete “.
Questo completa la configurazione sul lato Ubuntu.
Passaggi per connettersi a Ubuntu da Windows
- Premi il tasto Windows + R, digita “mstsc” e premi Invio (avvia lo strumento Connessione Desktop Remoto).
- Nel campo “Computer”, inserisci l’indirizzo IP della tua macchina Ubuntu.
- Una volta connesso, apparirà una schermata che richiede il nome utente e la password impostati su Ubuntu.
- Connessione completata.
Puoi trovare l’indirizzo IP della tua macchina Ubuntu in “Impostazioni” > “Wi‑Fi” o “Cablata”. In alternativa, puoi usare il seguente comando nel terminale per verificare:
ip a
Impostazioni del firewall (se necessario)
Se hai abilitato UFW (Uncomplicated Firewall) di Ubuntu, devi aprire la porta RDP (la predefinita è TCP 3389).
sudo ufw allow 3389/tcp
Dopo ciò, riavvia UFW o controlla il suo stato:
sudo ufw status
Problemi comuni e soluzioni
| Problem | Solution |
|---|---|
| Screen is black after connecting | Check if you are logged in with X.org |
| Connection is refused | Check the firewall and ensure you are on the same network |
| No response after entering password | Check if Remote Desktop is enabled in GNOME Sharing settings |
Nota: Presuppone l’uso all’interno di una rete locale (LAN)
Questo metodo è fondamentalmente destinato all’uso all’interno della stessa rete (LAN). Se desideri connetterti dall’esterno, dovrai configurare una VPN o il port forwarding, oppure combinarlo con un tunnel SSH (che sarà spiegato in un capitolo successivo).
4. Come connettersi in remoto usando xrdp su Ubuntu 20.04 e versioni precedenti
L’installazione di xrdp è necessaria per Ubuntu 20.04
Ubuntu 20.04 e le versioni precedenti non hanno la funzionalità RDP standard come Ubuntu 22.04. Pertanto, se vuoi connetterti in remoto da Windows, devi aggiungere la funzionalità di server RDP al lato Ubuntu usando un pacchetto esterno chiamato “xrdp”.
xrdp è compatibile con il protocollo RDP di Microsoft, rendendo facile accedere a Ubuntu dallo strumento standard di Windows “Connessione Desktop Remoto”.
Installazione di xrdp e configurazione di base
Per installare xrdp su Ubuntu 20.04, esegui i seguenti comandi nel terminale:
sudo apt update
sudo apt install xrdp -y
Una volta completata l’installazione, il servizio xrdp si avvierà automaticamente. Per verificare lo stato di avvio, usa il seguente comando:
sudo systemctl status xrdp
Se vedi “active (running)” in verde, sta funzionando normalmente.
Scelta dell’ambiente desktop (Xfce consigliato)
L’ambiente desktop predefinito di Ubuntu, GNOME, non è molto compatibile con xrdp. Ci sono molti casi in cui le sessioni non si avviano correttamente o viene mostrata una schermata nera.
Pertanto, è consigliato installare l’ambiente desktop Xfce, compatibile con xrdp, e configurarlo per essere usato nelle sessioni tramite xrdp.
Installazione di Xfce
sudo apt install xfce4 -y
Modifica delle impostazioni della sessione
Per cambiare la sessione usata da Xrdp in Xfce, crea o modifica il file di configurazione come segue:
echo "startxfce4" > ~/.xsession
Assicurati di impostare i permessi appropriati per il file:
chmod +x ~/.xsession
Inoltre, potrebbe essere necessario regolare alcune parti del file di configurazione della sessione per evitare errori di permesso legati a polkit, ma per un uso locale normale, i passaggi sopra sono spesso sufficienti.
Impostazioni del firewall
xrdp utilizza la porta 3389/tcp. Se hai abilitato il firewall di Ubuntu (ufw), apri la porta con il seguente comando:
sudo ufw allow 3389/tcp
Come connettersi da Windows (ripetizione)
- Premi il tasto Windows + R → Esegui
mstsc. - Inserisci l’indirizzo IP di Ubuntu nel campo “Computer”.
- Quando appare la schermata di login di xrdp, inserisci il nome utente e la password di Ubuntu.
- Connessione completata (verrà mostrata la sessione Xfce).
*L’indirizzo IP può essere confermato sulla macchina Ubuntu usando il comando ip a o hostname -I.
Problemi comuni e soluzioni
| Symptom | Cause and Solution |
|---|---|
| Screen is black after connecting | Use Xfce instead of GNOME. Add startxfce4 to .xsession |
| “Session ended” is displayed | Ubuntu and xrdp session management are not compatible. Confirm Xfce installation |
| Connection drops after entering password | Possible cause: SELinux or polkit settings. Check security logs |
Impostazioni di avvio/riavvio automatico (opzionale)
Se desideri che il servizio xrdp si avvii automaticamente all’avvio del sistema, abilitalo con il seguente comando:
sudo systemctl enable xrdp
5. Connessione usando server VNC (vino / tightvnc, ecc.)
Cos’è VNC? Tecnologia di desktop remoto disponibile su Ubuntu
VNC (Virtual Network Computing) è un protocollo per la condivisione di schermi su una rete, caratterizzato dalla sua disponibilità multipiattaforma su Windows, Linux, macOS e altro. Installando un server VNC su Ubuntu, è possibile connettersi in remoto da altri PC, smartphone, ecc.
Rispetto a RDP, VNC è leggermente più complesso da configurare e ha una velocità di rendering più lenta, ma eccelle in termini di condivisione della sessione e flessibilità della destinazione della connessione. È un’opzione particolarmente comoda quando si desidera che più utenti visualizzino e operino simultaneamente sullo stesso schermo desktop.
Principali server VNC disponibili su Ubuntu
I seguenti server VNC sono comunemente usati su Ubuntu:
| Server Name | Features |
|---|---|
| vino | Integrated into the GNOME environment, setup is completed via GUI. Suitable for beginners. |
| tightvncserver | Lightweight, fast, and has been used for a long time. Command-line centric. |
| x11vnc | Can access the currently logged-in session. Ideal for GUI session sharing. |
Come usare vino nell’ambiente GNOME (Ubuntu 20.04~22.04)
GNOME ha una funzione server VNC integrata chiamata “vino” che può essere configurata facilmente dall’interfaccia grafica.
1. Installa i pacchetti necessari (se non già installati)
sudo apt install vino -y
2. Abilita il controllo remoto da “Impostazioni”
- Apri l’applicazione “Impostazioni”.
- Seleziona “Condivisione” > “Condivisione schermo”.
- Attiva “Condivisione schermo” su ON.
- Abilita “Consenti connessioni a questo computer”.
- Configura l’autenticazione tramite password (fortemente consigliata per la sicurezza).
*Se GNOME è in una sessione Wayland, vino potrebbe non funzionare correttamente, quindi è necessario accedere con X.org (spiegato nel Capitolo 3).
3. Test di connessione
Usa un client VNC (ad esempio RealVNC Viewer, TigerVNC) da un altro PC per connetterti all’indirizzo IP di Ubuntu.
L’indirizzo sarà in un formato simile a 192.168.1.100:5900.
Per uso da CLI: tightvncserver
Per l’uso come server, o se desideri un’installazione leggera senza GUI, tightvncserver è una scelta classica.
1. Installazione
sudo apt install tightvncserver -y
2. Imposta la password al primo avvio
vncserver
Ti verrà chiesto di inserire una password di connessione al primo avvio.
3. Avvia la sessione VNC
vncserver :1
Questo avvierà una sessione VNC sulla porta 5901 (5900 + numero display).
4. Configura un ambiente desktop leggero come Xfce su Ubuntu (Opzionale)
Poiché tightvnc non è molto compatibile con GNOME, è comune inserire quanto segue nel file ~/.vnc/xstartup per avviare una sessione Xfce:
#!/bin/bash
xrdb $HOME/.Xresources
startxfce4 &
Concedi al script i permessi di esecuzione:
chmod +x ~/.vnc/xstartup
Nota di sicurezza: si consiglia la combinazione con un tunnel SSH
Il protocollo VNC non cripta il contenuto della comunicazione. Pertanto, quando lo usi al di fuori della LAN o su Internet, è fortemente consigliato usarlo in combinazione con un tunnel SSH.
Esempio: Connettiti sul PC locale come segue:
ssh -L 5901:localhost:5901 your-user@remote-ubuntu
Dopo di che, collegandoti a localhost:5901 con un visualizzatore VNC, potrai comunicare in modo sicuro.
Riepilogo: VNC è flessibile ma richiede consapevolezza della sicurezza
VNC è eccellente per le connessioni remote a Ubuntu in termini di flessibilità e supporto multipiattaforma, ma è vulnerabile se non vengono adottate misure di sicurezza. Specialmente quando lo usi da una rete esterna, consigliamo vivamente di utilizzare un tunnel SSH.
Inoltre, a seconda del tuo scopo, puoi scegliere un server VNC: vino per un uso GUI semplice, tightvnc per un uso leggero/server, e x11vnc se desideri condividere la sessione attualmente loggata.
6. Come connettersi a Ubuntu da Windows [Introducing Connection Clients]
L’operazione remota di Ubuntu richiede strumenti sul lato client
Anche se hai completato le impostazioni del desktop remoto sul lato Ubuntu, hai comunque bisogno di un software client compatibile sul PC di connessione (di solito Windows). Windows include un client RDP standard, ma a seconda delle tue esigenze, puoi anche scegliere software più ricchi di funzionalità.
Questo capitolo introdurrà i metodi principali per connettersi a Ubuntu da Windows, spiegati semplicemente per protocollo.
Quando si usa RDP: “Connessione Desktop Remoto” standard di Windows
Se la tua macchina Ubuntu supporta RDP (sia xrdp sia la funzionalità RDP standard di GNOME), puoi accedervi usando l’applicazione Connessione Desktop Remoto integrata in Windows.
Passaggi di connessione
- Premi Windows Key + R, digita “mstsc” e premi Invio.
- Inserisci l’indirizzo IP di Ubuntu (ad es., 192.168.1.10) nel campo “Computer“.
- Fai clic su “Connect”.
- Inserisci nome utente e password e completa la connessione.
Vantaggi
- Nessuna installazione di software richiesta.
- L’operazione è veloce e stabile.
- Interfaccia familiare per gli utenti Windows.
Note
- Non può essere usato se l’Ubuntu di destinazione non supporta RDP (le versioni più vecchie richiedono la configurazione di xrdp).
- Presuppone l’uso all’interno di una rete locale (per connessioni esterne è necessario VPN o tunnel SSH).
Quando si usa VNC: Utilizzare un software client VNC
Se sul lato Ubuntu è installato un server VNC (vino, tightvnc, ecc.), è possibile connettersi anche da Windows usando un visualizzatore VNC.
Software client VNC consigliato
| Software Name | Features |
|---|---|
| RealVNC Viewer | Supports both commercial and non-commercial use. Has a polished UI and is easy for beginners to use. |
| TigerVNC Viewer | Open source. Simple in features but lightweight and fast in operation. |
| TightVNC Viewer | A long-standing classic. Operates quickly with minimal features. |
Passaggi di connessione (usando RealVNC come esempio)
- Installa e avvia RealVNC Viewer.
- Inserisci la destinazione della connessione, ad es.,
192.168.1.10:5900(o 5901, ecc.). - Fai clic su “Connect” e inserisci la password VNC.
- Verrà visualizzato lo schermo di Ubuntu e sarà possibile operare da remoto.
Note
- La comunicazione non è crittografata, quindi è necessario combinarla con un tunnel SSH per un uso sicuro.
- La fluidità del rendering è leggermente inferiore rispetto a RDP.
Remmina: Client multi-protocollo ricco di funzionalità (può essere usato anche su Ubuntu)
Remmina è un client desktop remoto che può gestire più metodi di connessione come RDP, VNC e SSH in un’unica applicazione. Originariamente per Linux, è disponibile anche una versione per Windows, consentendo un utilizzo comune su entrambe le piattaforme.
Funzionalità
- Gestione unificata delle connessioni RDP, VNC e SSH in un’unica app.
- Funzionalità multifunzionali come il salvataggio dei profili di connessione e lo scaling.
- Può essere usato anche sul lato Ubuntu, rendendolo utile per connettersi da Ubuntu a Windows.
Installazione su Windows
- Può essere utilizzato scaricando l’installer dal sito ufficiale di Remmina (https://remmina.org).

Come verificare l’indirizzo IP (sul lato Ubuntu)
Per connettersi da Windows, è necessario conoscere l’indirizzo IP locale della macchina Ubuntu. Puoi verificarlo su Ubuntu usando uno dei seguenti metodi:
Verifica tramite GUI
- Controlla le informazioni dettagliate da “Impostazioni” > “Rete” > “Cablata” o “Wi‑Fi”.
Verifica nel terminale
ip a
Oppure
hostname -I
Usa l’indirizzo nel formato 192.168.*.* mostrato dai comandi sopra.
Integrazione di rete
Si presume che la macchina di connessione e la macchina di destinazione siano sulla stessa LAN. Se desideri connetterti da una rete diversa o dall’esterno, saranno necessarie misure come le seguenti:
- Configurare una VPN (Virtual Private Network)
- Configurare il port forwarding sul tuo router (richiede considerazioni di sicurezza)
- Garantire un percorso sicuro usando un tunnel SSH (spiegato più avanti)
Riepilogo: scegli un client in base al tuo scopo
| Connection Method | Recommended Client | Primary Use Case |
|---|---|---|
| RDP | Windows standard “Remote Desktop Connection” | Easy and comfortable for Windows to Ubuntu connection |
| VNC | RealVNC / TigerVNC / TightVNC | Want to share operation with multiple devices, or use on Mac/smartphone |
| SSH | Remmina | Secure command-line and GUI combined connection |
Una volta configurato il lato Ubuntu, scegliere il client ottimale in base al tuo ambiente Windows consentirà un’operazione remota senza stress.
7. Risoluzione dei problemi di input giapponese e impostazioni della tastiera
Il problema di “Impossibile inserire giapponese” durante la connessione remota
Quando si utilizza Ubuntu in remoto, potresti incontrare problemi come “impossibile inserire giapponese”, “il tasto mezza larghezza/piena larghezza non funziona” o “impossibile inserire il backslash ()”. Questo accade a causa di differenze nell’ambiente della sessione dovute alla connessione remota, che fanno sì che le impostazioni di input differiscano da quelle locali.
Questo capitolo descriverà i problemi comuni relativi all’input giapponese e alla tastiera che possono verificarsi durante le connessioni remote con Ubuntu, e le relative soluzioni.
Impossibile inserire giapponese / IME non funziona
Cause principali
- Il metodo di input (IME) non si avvia nella sessione remota.
- I framework di input come fcitx o ibus non collaborano correttamente con ogni sessione.
- Problemi di compatibilità tra la sessione GNOME e RDP.
Soluzione 1: Avviare esplicitamente Mozc + fcitx
L’ambiente di input giapponese più comune su Ubuntu è la combinazione di “fcitx-mozc“. Se questo ambiente non si avvia automaticamente durante una connessione remota, è spesso possibile risolvere il problema avviandolo manualmente con i seguenti comandi:
fcitx-autostart
Oppure
fcitx -r
Soluzione 2: Provare a riconfigurare i metodi di input per ogni sessione
- Controlla Impostazioni > Regione e lingua > Fonti di input.
- Verifica che “Japanese (Mozc)” sia abilitato.
- Se non lo è, fai clic su “+” per aggiungere l’input giapponese.
Le modifiche potrebbero essere applicate dopo aver effettuato il logout e il login, quindi prova a fare il logout e il login.
Il tasto metà larghezza/piena larghezza non funziona, lo spostamento della mappatura dei tasti
Nelle connessioni desktop remoto, il riconoscimento del layout della tastiera può essere incoerente. In particolare, a causa delle differenze di layout tra le tastiere giapponesi (JIS) e quelle inglesi (US), si riscontrano spesso problemi in cui le posizioni di tasti come “backslash ()” o “@” cambiano.
Soluzione: Specificare esplicitamente il layout della tastiera
- Impostazioni > Regione e lingua > Fonti di input.
- Seleziona “Japanese (Japanese)” o “Japanese (OADG 109A)”, ecc.
- Se necessario, applica le impostazioni con il comando
setxkbmap:setxkbmap -model jp106 -layout jp
Puoi aggiungere questa impostazione a .xsession o .bashrc per applicarla automaticamente al login remoto.
Impossibile inserire backslash () o pipe (|)
Questo problema, particolarmente comune durante le connessioni RDP, è causato da xrdp che non riceve correttamente i codici dei tasti.
Soluzione alternativa: Forzare la modifica della mappatura della tastiera
- Modifica il seguente file:
sudo nano /etc/xrdp/km-0411.ini
- Questo file definisce la mappatura corrispondente a una tastiera giapponese. Potrebbe essere necessario correggere manualmente le differenze con un layout inglese, se necessario (per utenti avanzati).
Un metodo più pratico è evitare questo problema usando un protocollo diverso da xrdp (come VNC).
Metodi alternativi quando il cambio di input non risponde
Se il tasto metà/piena larghezza non funziona correttamente, puoi usare tasti alternativi come i seguenti per attivare/disattivare l’input giapponese:
Per Mozc (fcitx):
Ctrl + Space(Predefinito)Shift + Space(Modificabile)
Puoi anche modificare le scorciatoie dalla applicazione delle impostazioni di fcitx.
Ultima risorsa quando l’input giapponese è impossibile: usare un editor + copia/incolla
In ambienti in cui l’input giapponese è completamente impossibile, una soluzione temporanea efficace è digitare il testo in giapponese sul lato locale (Windows), copiarlo e incollarlo in un editor su Ubuntu.
Riepilogo: Il comportamento dell’ambiente giapponese varia in base al metodo di connessione
| Symptom | Main Cause | Solution |
|---|---|---|
| Cannot input Japanese | IME not started, session mismatch | Restart fcitx-mozc, add input source |
| Key layout is shifted | Keyboard layout mismatch | Explicit setting with setxkbmap |
| Cannot input backslash | xrdp keymap issue | Modify km file, switch to using VNC |
Negli ambienti remoti Ubuntu, i problemi di input da tastiera diversi da quelli locali tendono a verificarsi. Pertanto, è importante controllare le impostazioni e conoscere in anticipo i metodi alternativi.
8. Metodi di connessione sicuri [SSH Tunnel]
Connessione remota e rischi di sicurezza
Le funzionalità di desktop remoto di Ubuntu (RDP e VNC) sono comode, ma esporle direttamente a Internet è pericoloso. Se il contenuto della comunicazione non è crittografato o se l’accesso è possibile solo con l’autenticazione tramite password, c’è un rischio di accessi non autorizzati e intercettazioni da parte di terzi.
Come contromisura, è ampiamente consigliato l’uso di un tunnel SSH. Un tunnel SSH crea un “percorso (tunnel)” sicuro e crittografato e instrada la comunicazione, come VNC o RDP, attraverso di esso, consentendo un accesso sicuro a Ubuntu anche dall’esterno.
[Windows] --(SSH encrypted)--> [Ubuntu]
|
+--> (Port forwarding for VNC or RDP internally)
Cos’è un tunnel SSH? Panoramica del meccanismo
Un tunnel SSH è un meccanismo che utilizza le funzionalità della connessione SSH (Secure Shell) per trasmettere in modo sicuro le comunicazioni di altre applicazioni. Questo consente di inviare e ricevere, attraverso un percorso protetto da SSH, comunicazioni originariamente non crittografate, come VNC o RDP.
Preparazione: Abilitare la Connessione SSH
Se SSH non è installato sul lato Ubuntu, installalo con i seguenti comandi:
sudo apt update
sudo apt install openssh-server -y
Dopo l’installazione, sshd verrà avviato automaticamente, ma verifichiamone lo stato per sicurezza:
sudo systemctl status ssh
Se hai il firewall (UFW) abilitato, consenti la porta SSH (22):
sudo ufw allow ssh
Come Creare un Tunnel SSH da Windows (Esempio: Forwarding della Porta VNC 5901)
Metodo 1: Eseguire dal Terminale di Windows (PowerShell, ecc.) usando il comando ssh
ssh -L 5901:localhost:5901 your-user@ubuntu-ip
5901:localhost:5901: inoltra la porta 5901 del PC locale alla porta 5901 di Ubuntu.your-user@ubuntu-ip: nome utente e indirizzo IP di Ubuntu.
Mantenendo questo comando in esecuzione, connettiti dal tuo client VNC come segue:
localhost:5901
→ La comunicazione raggiungerà il server VNC di Ubuntu tramite il tunnel SSH e la connessione sarà sicura.
Metodo 2: Utilizzare Client SSH come Tera Term o PuTTY (GUI)
- Nelle impostazioni “TCP Port Forwarding” di Tera Term, specifica le porte locali e remote.
- Questo è comodo per chi preferisce gestire le impostazioni tramite interfaccia grafica.
Il Tunnel SSH Può Essere Usato anche per RDP
Allo stesso modo, puoi proteggere le connessioni RDP (porta 3389) con SSH.
ssh -L 3389:localhost:3389 your-user@ubuntu-ip
Successivamente, accedi a “localhost:3389” con Connessione Desktop Remoto di Windows.
Ancora più Sicuro con l’Autenticazione a Chiave Pubblica
Se desideri aumentare ulteriormente la sicurezza delle connessioni SSH, dovresti implementare il metodo di autenticazione a chiave pubblica.
Passaggi (Quando crei le chiavi sul lato Windows):
- Esegui il seguente comando in PowerShell:
ssh-keygen
- Copia la chiave pubblica generata su Ubuntu:
ssh-copy-id your-user@ubuntu-ip
In alternativa, aggiungila manualmente a ~/.ssh/authorized_keys.
- Controlla quanto segue nel file
/etc/ssh/sshd_configdi Ubuntu:PubkeyAuthentication yes PasswordAuthentication no
Quindi, riavvia sshd:
sudo systemctl restart ssh
Vantaggi e Svantaggi del Tunnel SSH
| Item | Description |
|---|---|
| ✅ Advantage | Communication is encrypted, providing very high security. |
| ✅ Advantage | Avoids directly exposing RDP or VNC to the internet. |
| ❌ Disadvantage | Initial setup is somewhat complex and requires command-line operations each time. |
| ❌ Disadvantage | Connection is severed when the tunnel is closed (requires reconnecting). |
Riepilogo: Il Tunnel SSH è Essenziale per l’Accesso Esterno
Quando si gestisce Ubuntu da remoto, soprattutto accedendo da fuori della propria rete o durante viaggi, una connessione sicura tramite un tunnel SSH è fondamentale. Una volta abituati, è un metodo molto potente e, combinandolo con altri protocolli come VNC o RDP, è possibile creare un ambiente remoto sicuro e confortevole.
9. [FAQ] Domande Frequenti su Ubuntu Remote Desktop
Q1. Cosa può causare il fallimento della connessione remota a Ubuntu?
A. Le cause sono varie, ma verificare i seguenti punti può aiutare a trovare una soluzione.
- L’indirizzo IP è corretto?
- Ubuntu è connesso alla stessa LAN?
- Il firewall (UFW) sta bloccando la comunicazione?
- Il target Ubuntu è loggato con una sessione X.org (per RDP)?
- xrdp o VNC sono in esecuzione correttamente?
Per prima cosa, controlla lo stato di ciascun servizio nel terminale così:
sudo systemctl status xrdp
sudo systemctl status ssh
Q2. Cosa fare se lo schermo è sgranato o la connessione si interrompe?
A. Questo è dovuto principalmente a larghezza di banda di rete insufficiente o a differenze nei metodi di rendering. Ecco alcune soluzioni:
- In RDP, impostare la “modalità a bassa larghezza di banda” può migliorare le prestazioni.
- In VNC, usare un desktop leggero (es. Xfce) può aiutare.
- Evitare attività pesanti come video o elaborazione grafica 3D durante la connessione remota.
- Utilizzare una LAN cablata anziché wireless può migliorare la stabilità.
Q3. Posso connettermi da remoto da Ubuntu a Windows?
A. Sì, è possibile. Ubuntu dispone di un client desktop remoto ricco di funzionalità chiamato Remmina, che può connettersi al server RDP standard di Windows (abilitato nella versione Pro e successive).
Passaggi per usare Remmina su Ubuntu:
sudo apt install remmina -y
- Avvia Remmina.
- Crea una “Nuova connessione”.
- Seleziona “RDP” come protocollo e inserisci l’indirizzo IP di Windows e le credenziali di accesso.
- Avvia la connessione.
Q4. Voglio connettermi a Ubuntu da fuori casa o da una rete diversa.
A. Per connetterti a Ubuntu da una rete esterna, hai bisogno di uno dei seguenti metodi:
- Configurare una VPN (Virtual Private Network).
- Usare un tunnel SSH (spiegato nel Capitolo 8).
- Configurare il port forwarding sul router (non consigliato).
Il port forwarding è facile da impostare ma comporta alti rischi di sicurezza, quindi raccomandiamo VPN o tunnel SSH.
Q5. Voglio connettermi senza inserire la password ogni volta.
A. Per le connessioni SSH, puoi evitare l’inserimento della password usando l’autenticazione a chiave pubblica (utile anche per migliorare la sicurezza).
Per RDP e VNC è possibile semplificare impostando il login automatico su Ubuntu, ma occorre farlo con cautela poiché aumenta i rischi di sicurezza.
Q6. Perché non riesco a inserire il giapponese / perché i tasti sono spostati?
A. Questo è dovuto principalmente a un fallimento dell’avvio del metodo di input o a un riconoscimento errato del layout della tastiera.
I dettagli sono spiegati nel Capitolo 7, ma i seguenti passaggi sono generalmente efficaci:
- Riavviare/inizializzare
fcitxoibus. - Impostare esplicitamente il layout con il comando
setxkbmap. - Controllare le impostazioni GUI quando si usa VNC.
Q7. Posso usare la connessione remota gratuitamente?
A. Sì, Ubuntu, xrdp, Remmina, VNC, ecc., sono tutti open source e gratuiti. Alcune funzionalità commerciali dei visualizzatori VNC (ad es. RealVNC) e i servizi VPN hanno piani a pagamento, ma è possibile creare un ambiente completamente gratuito per uso personale.
Q8. Possono più persone operare su Ubuntu contemporaneamente?
A. Tipicamente, una connessione RDP standard è una sessione per utente.
Con VNC è possibile che più utenti condividano lo stesso schermo. Tuttavia, poiché le operazioni possono entrare in conflitto, è adatto per usi didattici o di guida.
Q9. Ubuntu entra in modalità sospensione durante l’operazione remota.
A. Quando Ubuntu entra in modalità sleep o sospensione, la connessione remota viene interrotta. Prendi le seguenti misure:
- Modifica l’impostazione “Sospensione” in “Impostazioni” > “Alimentazione” su “Non sospendere”.
- Le impostazioni dettagliate possono essere modificate anche con il comando
gsettings:gsettings set org.gnome.settings-daemon.plugins.power sleep-inactive-ac-type 'nothing'
Q10. Qual è meglio, RDP o VNC?
A. Non esiste una risposta definitiva su quale sia superiore, ma puoi scegliere in base a quanto segue:
| Priority | Recommendation |
|---|---|
| Connection comfort/rendering speed | RDP |
| Shared operation by multiple users | VNC |
| Compatibility with Windows users | RDP |
| Security focus (assuming SSH combined) | Either is fine |
10. Conclusione: Padroneggia la Connessione Remota su Ubuntu in Modo Facile e Sicuro
Il Desktop Remoto di Ubuntu Non è Difficile
Forse alcuni di voi avevano l’idea che “Linux sia difficile” o che “la connessione remota sia impossibile senza conoscenze specializzate”. Tuttavia, grazie a questo articolo dovrebbe essere chiaro che la connessione desktop remota di Ubuntu è in realtà una tecnologia pratica e accessibile, anche per i principianti.
In Ubuntu 22.04 e versioni successive, la funzionalità RDP è integrata, consentendo la configurazione con sole operazioni GUI. Anche nelle versioni più vecchie, è possibile connettersi da Windows senza problemi usando strumenti come xrdp e VNC.
Scegli il Metodo di Connessione Che Ti Conviene
Esistono vari modi per connettersi in remoto a Ubuntu. Ognuno ha i propri vantaggi e svantaggi, ed è importante usarli in modo selettivo a seconda del tuo ambiente e scopo.
| Purpose | Recommended Connection Method | Comment |
|---|---|---|
| Easy connection within the home | RDP (Ubuntu standard or xrdp) | Easy and comfortable to use from Windows |
| Secure connection from outside | RDP or VNC + SSH Tunnel | Build a secure encrypted path |
| Sharing the same screen with multiple people | VNC (vino / x11vnc) | Convenient for collaborative work and educational settings |
| CLI-centric management operation | SSH (Terminal connection) | Lightweight and robust remote management method |
Misure di Sicurezza: Quel “Primo Piccolo Sforzo” è Importante
Oltre alla comodità, la connessione remota comporta rischi di sicurezza. Specialmente quando si espongono VNC o RDP su Internet, combinali sempre con un tunnel SSH o una VPN, e verifica le impostazioni di autenticazione password e firewall.
Also, implementing autenticazione a chiave pubblica for SSH can make daily connections both secure and smooth.
I Problemi Accadono, Ma Ci Sono Soluzioni
As introduced in this article, issues like Japanese input, key mapping, connection failures, or black screens can occur, but there are established solutions for each. If you calmly check the cause one by one, most problems can be resolved on your own.
If you run into trouble, you can always come back to this page for a quick review.
Fai il Primo Passo
Once built, the Ubuntu remote desktop environment is a powerful tool that can significantly improve daily work efficiency. From remotely managing a home server to operating a development Ubuntu environment from a laptop, the possibilities are endless.
If you haven’t tried it yet, start with RDP connection within the same LAN. You’ll be surprised how easily new possibilities for Ubuntu can open up.
That concludes the Complete Guide to Ubuntu Remote Desktop Connection.
Thank you for reading!


